Credo che mai come in questi tempi sia urgente chiedersi quali siano le priorità che ispirano le proprie scelte.
Da anni non compro giornali, riviste e TV, ho depurato il mio corpo dall’inquinamento dell’iperinformazione manipolata che ci colloca al 40° posto nel mondo in funzione della “libertà di stampa“.
Se, come si dice, è la conoscenza che ci rende liberi a questo punto vuol dire che viviamo, senza rendercene conto, in un regime, ben cammuffato e senza libertà.
Orbene consiglio vivamente un programma di depurazione della mente (dalla pubblicità e dai media).
ottime considerazioni…